COINVOLGERE I GIOVANI AL VALORE DELL’ANTIFASCISMO di Carlo Baldassi tratto da Il Friuli uscito il 17 marzo 2023
Tra le criticità delle nostre società ‘liquide’, i sociologi osservano in molti giovani scarsa curiosità culturale e un frequente disinteresse alla politica. In particolare testimoniamo – anche da docenti – la debolezza dei ragazzi italiani sulla storia contemporanea, debolezza influenzata nello spazio pubblico da un vecchio conservatorismo o addirittura da mistificazioni – soprattutto dai governi Berlusconi in poi – che tendono ad ‘annacquare’ il passato evitando anche di riconoscere il valore di rottura della Resistenza in cui un’avanguardia coraggiosa spinse per la prima volta il popolo italiano ad impegnarsi attivamente per la democrazia. Tuttavia – nonostante lo ‘spirito dei tempi’ e la crisi dei partiti – resiste un vasto associazionismo progressista tra cui l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) con 135 mila iscritti in Italia e ben attiva anche in Friuli VG. Dal 1945 essa difende l’attualità dell’antifascismo, organizza dibattiti e cerimonie su episodi resistenziali locali nonché collaborazioni con istituzioni politiche e culturali italiane ed europee.
Recentemente Anpi Udine (anpiudine.org) ha proposto anche mostre fotografiche sugli IMI (Internati Militai Italiani) che rifiutarono il nazifascismo e conferenze sulle complesse vicende del dopoguerra tra Italia e Jugoslavia. Per le scuole l’associazione edita pubblicazioni specifiche e – unitamente a bravi insegnanti – offre incontri non solo celebrativi anche con testimoni. Tra i molti ricordiamo con affetto Rosa Cantoni – la partigiana udinese ‘Giulia’ – che reduce dal lager di Ravensbrück – divulgò per decenni nelle scuole con semplicità e passione i valori della Resistenza e dell’impegno civile.
Quelle testimonianze ribadiscono che la nostra Costituzione è per definizione antifascista ed esempio di democrazia vivente (v.art.3). Perché se un popolo perde la memoria storica di sè, perde il suo futuro.