Auspice è stato certo il recente referendum costituzionale, che li ha portati a parlarne spesso (il 42,3% di loro) o abbastanza di frequente (il 37,8%) con i familiari piuttosto che con amici e amiche. Con questi, infatti, si sono confrontati un po’ di meno: spesso nel 30,5% dei casi, abbastanza nel 34,6%. Tenendosi inoltre informati in vista dell’appuntamento referendario per i due terzi di loro, con percentuali pressoché analoghe, attraverso la tv (69%), in classe o, comunque, a scuola (66%) e su Internet (64%).
L’appuntamento con il voto del 4 dicembre scorso, insomma, li ha motivati più ancora dell’interesse a studiare in modo approfondito i vari articoli della Costituzione italiana, visto che solo il 53% degli intervistati sarebbe disposto a farlo. La stessa identica percentuale di loro che possiede una copia cartacea della Carta fondamentale, mentre il 10% c’è l’ha in versione digitale. La generazione smartphone ha, peraltro, strappato apprezzamenti oggi ai costituzionalisti Marco Giampieretti e Marco Cucchini che, coordinati da Gianpaolo Carbonetto dopo l’introduzione di Luciano Favaro per Libertà e Giustizia e di Anna Colombi per l’Anpi, hanno interagito all’auditorium dello Zanon a commento dei risultati del questionario Democrazia e Costituzione, la percezione degli studenti.
Sondaggio proposto da LeG e Anpi udinesi, con il patrocinio del Comune di Udine rappresentato in apertura dall’assessore Raffaella Basana e in chiusura dal sindaco Furio Honsell, agli studenti del triennio delle scuole superiori cittadine. Hanno risposto in 482 alle 47 domande del questionario on line, 275 femmine e 207 maschi per lo più tra i 17 e i 18 anni di età (233), 136 maggiorenni e uno studente anche con meno di 15 anni.
La “carica” dei 482 è arrivata da 36 classi di cinque istituti superiori udinesi: il liceo scientifico Marinelli più partecipe di tutti con 10 classi e 217 studenti, seguito a ruota dall’Uccellis pure con 10 classi, ma con 132 risposte; quindi, l’Isis Malignani, l’Ispia Ceconi e il liceo artistico Sello. Dimostrata nel rispondere al questionario una buona conoscenza di nozioni di base – storiche, di assetti statuali e meccanismi costituzionali – gli studenti udinesi secondo i due costituzionalisti hanno colto anche sfumature nei quesiti sullo stato di applicazione di singoli articoli concernenti i principi generali della Costituzione.
Giampieretti e Cucchini, per esempio, li hanno accomunati in unico elogio per avere saputo recepire la distinzione tra uguaglianza formale e sostanziale sottesa all’articolo 3, che a volte secondo il primo dei due relatori non è del tutto semplice fare capire persino agli studenti universitari. Tanta sensibilità degli allievi delle superiori udinesi nei confronti dei principi costituzionali ha incoraggiato Giampieretti, che era partito dalle Costituzioni come progetto tra presente e futuro, e Cucchini, che l’aveva preceduto inquadrandole invece come lascito della storia, tanto da proporre loro di farne una guida quotidiana e costante per fare valere i diritti, ma anche per rispettare i connessi doveri in una civile convivenza.
Fino al punto di suggerire agli studenti Millenials di scaricarsela sullo smarthpone, come Cucchini stesso che ce l’ha, cogliendo la palla al balzo di quando detto da Anna Colombi nell’introduzione: <Una volta si diceva che la Costituzione bisognava saperla come l’Ave Maria, ora forse è meglio dire come si conosce lo smartphone>.
Friulisera, 13 Aprile 2017
Valerio Morelli Ex GIORNALISTA, ora socio del circolo LeG di Udine
Altro materiale è scaricabile sul sito di Libertà e Giustizia:
http://www.libertaegiustizia.it/2017/05/04/democrazia-e-costituzione-la-percezione-degli-studenti/
Inoltre su UdineseTV è andato in onda un breve servizio di un paio di minuti che si trova al link seguente:
https://www.youtube.com/watch?v=5CSu73TFGTE&feature=youtu.be&t=21m57s