Venerdì 24 novembre 2017, alle ore 17.30, presso Sala Ajace in Piazza Libertà a Udine, l’onorevole Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Fratelli Rosselli, terrà una conferenza dal titolo I Rosselli e noi in occasione dell’80° anniversario della morte di Carlo e Nello, uccisi in Francia a Bagnoles de l’Orne il 9 giugno 1937 per mano dell’organizzazione di estrema destra francese “Cagoule” su mandato del regime fascista italiano . L’incontro è organizzato dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione in collaborazione con l’Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, sezione di Udine, l’Università degli Studi di Udine e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
La serata si inserisce nelle numerose iniziative programmate dalla Fondazione Circolo Fratelli Rosselli nel corso del 2017: a Parigi il 6 giugno presso l’Istituto italiano di cultura, il 7 giugno a Bagnoles de l’Orne con la commemorazione pubblica al monumento eretto nel luogo dove avvenne l’assassinio di Carlo e Nello, il 9 giugno – giorno dell’ottanantesimo anniversario – a Firenze con la deposizione di corone sulla tomba dei Rosselli al cimitero di Trespiano e con un’iniziativa presso l’Archivio di Stato fiorentino, in occasione dell’acquisizione dell’archivio familiare della famiglia Rosselli da parte della Direzione Generale Archivi del Mibact, il 10 giugno a Torino, il 30 settembre a Milano presso la Casa della Cultura, il 17 ottobre a Roma al Senato della Repubblica con una tavola rotonda aperta dal Presidente del Senato Pietro Grasso e presieduta da Valdo Spini.
Nel suo recente studio dal titolo Carlo e Nello Rosselli. Testimoni di Giustizia e Libertà, pubblicato dalle Edizioni Clichy nel 2016, Spini sottolinea quanto sia importante tenere viva la memoria di questi due martiri del’Antifascismo per tramandare l’attualità del loro pensiero e dei concetti di Giustizia e di Libertà, elementi essenziali per la costruzione della vita democratica di un paese. Valdo Spini ci ricorda che «a distanza di 80 anni dal loro assassinio, i Rosselli ci parlano ancora. Ci parlano per il messaggio storico della loro coerente battaglia antifascista che Carlo in particolare combatté senza risparmio per tutta l’Europa» perchè «ci parlano anche per l’attualità del loro messaggio di democrazia risorgimentale. In particolare per Carlo il suo Socialismo Liberale costituisce oggi l’indispensabile punto di riferimento di ogni sinistra riformista moderna».
Tra le pagine del libro, Spini ci spiega che: «Il socialismo etico di Rosselli, quello che si autodefinisce anzitutto come rivoluzione morale, che parte dalle coscienze per diventare programma politico, da questo punto di vista, riveste e assume un’attualità impressionante. La sfida cui dobbiamo rispondere consiste nell’essere capaci di operare una sintesi tra le due grandi spinte presenti nella società contemporanea. L’una legata all’iniziativa individuale, nell’economia e nella società, nonché alla spinta alla qualificazione personale, culturale professionale, economica e sociale. L’altra, ispirata all’etica della responsabilità sociale e collettiva, in cui i valori di solidarietà non sono affidati solo al singolo, ma sono collocati in un’organizzazione sociale. In una società come quella odierna, molto più complessa e stratificata, in incessante rinnovamento tecnologico (la rivoluzione dell’informatica), dove molti riferimenti sociali tradizionali sono venuti meno (Zygmunt Bauman ha parlato significativamente di “società liquida”), riproporre questa sintesi è qualcosa di attuale e di fecondo. Significa anche riaffermare il fatto che in una società pluralistica l’azione delle forze private può entrare in dialettica con un potere pubblico consapevole, e non come mero elemento di mediazione, ma come strumento di promozione verso una società di giustizia e di uguaglianza».
La Fondazione Circolo Carlo e Nello Rosselli di cui Valdo Spini è Presidente, è erede del Circolo di Cultura che dopo la Prima guerra mondiale, Carlo e Nello fondarono a Firenze con Ernesto Rossi, Piero Calamandrei, Alfredo e Nello Niccoli, e con altri amici e compagni dell’interventismo democratico, giovani che avevano come riferimento lo storico Gaetano Salvemini. Il 31 dicembre 1924 la sede del Circolo fu devastata dalle squadre fasciste e dopo pochi giorni venne chiusa di autorità. Il Circolo fu ricostituito dai soci superstiti su spinta di Piero Calamandrei nel settembre 1944 dopo la Liberazione di Firenze con il nome di Circolo di Cultura politica Fratelli Rosselli. In occasione delle celebrazioni dell’80° anniversario della morte dei fratelli Rosselli, la Fondazione Circolo Carlo e Nello Rosselli ha allestito una mostra che in 20 pannelli ripercorre la biografia, la vita politica e intellettuale di Carlo e Nello, mostra che nel corso dell’anno è stata allestita in Italia, in Francia e in Spagna e che verrà proiettata a Udine proprio in occasione dell’incontro con Valdo Spini.