La Costituzione della nostra Repubblica e i diritti fondamentali che essa sancisce sono il patrimonio di democrazia e libertà conquistato attraverso la lotta di Resistenza al nazifascismo. In che cosa consiste la proposta di ‘premierato’ avanzata dal governo guidato da Giorgia Meloni? Quali ripercussioni potrebbe avere sulla vita repubblicana questa modifica costituzionale, che introdurrebbe una forma ambigua di leadership che non si trova in alcun altro Paese europeo? Queste saranno alcune delle domande a cui darà risposta la conferenza organizzata da ANPI provinciale di Udine e università della terza età “Paolo Naliato” che si svolgerà martedì 23 gennaio, alle 17.00, nell’aula magna (sita in piazza Piemonte, 82) di Paderno. A spiegare le caratteristiche e la valenza di questa proposta sarà Roberta Nunin, docente di giurisprudenza all’università di Trieste. L’incontro sarà introdotto da Carlo Baldassi, componente del direttivo ANPI di Udine. L’ingresso è libero.
La proposta di ‘premierato’ è l’ultimo degli ormai molteplici tentativi susseguitisi negli anni – come testimoniano anche recenti referendum (l’ultimo nel 2016) sempre respinti dal voto popolare – di introdurre nella Carta costituzionale elementi che ne possano vanificare il carattere peculiare. Si tratta di una proposta che quasi tutti i costituzionalisti italiani considerano pasticciata e che cozzerebbe contro il delicato equilibrio dei poteri, a cominciare da quelli del Parlamento e del Presidente della Repubblica.
