Martedì 5 dicembre, alle ore 18:00, nella sala conferenze dell’Edificio Liberty situato nel complesso di Villa Dora, a cura dell’A.N.P.I., in collaborazione con il Comune di San Giorgio di Nogaro, verrà presentato al pubblico il libro di Ferruccio Tassin “Un anno di scuola. A scuola di razzismo nella Gorizia in camicia nera” realizzato dal Centro Gasparini e dalla Fondazione/Sklad Dorče Sardoč .
Interverranno l’autore, Ferruccio Tassin, e il segretario del Centro Gasparini, Dario Mattiussi, mentre Lucia German leggerà alcune pagine del testo.
Il volume si inserisce nella collana editoriale che dal 2006 la Fondazione-Sklad Dorče Sardoč e il Centro Gasparini promuovono con il proposito di mettere in contatto storiografia italiana e slovena attraverso traduzioni che consentano alle diverse culture e memorie del territorio di porsi a confronto con tutta la complessità del nostro Novecento. Esso propone integralmente un quaderno di scuola realizzato nel 1932, nel decennale della marcia su Roma. Era l’occasione per il fascismo di confine per fare il punto sul processo di fascistizzazione della società e per misurare l’efficienza della “scuola di confine”.
L’immagine della scuola che esce dai dettati delle maestre è quella di una realtà violenta, che insegna il razzismo e la superiorità del più forte. Nel caso del nostro territorio, il razzismo colpiva soprattutto le comunità slovena e croata. Anche l’istituzione scolastica diventa uno strumento di propaganda con il compito di giustificare la supremazia nazionale italiana come un dato di fatto “razziale”.
La persecuzione del diverso appare non solo giustificabile moralmente, ma è un obiettivo da raggiungere, così come la guerra con il diritto al bottino da parte del vincitore. Inevitabilmente la generazione che abitava quelle aule aspettava e voleva la guerra, così come appare inevitabile interrogarci su quanto di quella cultura abbia influenzato anche il nostro lungo dopoguerra.
locandina iniziativa 5 dicembre