Da troppi anni una consistente parte delle celebrazioni del Giorno del Ricordo ha assunto un carattere divisivo, all’insegna del nazionalismo, di nostalgie irredentistiche e persino della riabilitazione del fascismo storico. Basti pensare all’ignobile manifesto sul Giorno del Ricordo prodotto dalla Regione Piemonte nella persona di un assessore di Fratelli d’Italia. È l’ennesima conferma sia che quel partito non ha mai reciso le sue radici culturali che affondano nel fascismo storico, sia che il nostro Paese non è ancora capace di confrontarsi seriamente col suo passato. Abbiamo intitolato l’iniziativa di ricerca del 5 febbraio a Gorizia “La storia insieme” perché, in particolare per le vicende del confine, occorre avere una visione transnazionale che affronti con serietà la storia della tragedia di quelle terre guardando oltre, affinché la frontiera non sia un muro, ma il luogo del riconoscimento dell’altro e la porta aperta per l’amicizia fra i popoli. L’ANPI e la ZZB-NOB (l’Associazione dei partigiani sloveni) intendono avviare un percorso che tenda a disinnescare quelle dinamiche negative che stanno portando in alcuni casi ad anteporre l’interesse politico alla corretta lettura della storia, addirittura negando la legittimità della ricerca e dell’approfondimento.
GIANFRANCO PAGLIARULO – Presidente nazionale ANPI
L’iniziativa del 5 febbraio “La storia insieme” promossa dall’ANPI e dalla ZZB-NOB (l’Associazione dei partigiani sloveni) – che si svolgerà a partire dalle ore 15 presso Kinemax in piazza della Vittoria a Gorizia – avrà come base un documento prezioso su quel drammatico periodo e più in generale sul rapporto storicamente determinatosi fra gli italiani e gli sloveni in un ampio arco di tempo: la relazione della Commissione mista storico-culturale italo-slovena, istituita nel 1993 dai Ministri degli Esteri dei due Paesi. Essa era costituita da autorevolissime personalità della cultura italiane e slovene. La relazione fu approvata all’unanimità e consegnata ai rispettivi Ministri degli Esteri solo nel luglio del 2000. Per otto mesi, nonostante varie sollecitazioni e il voto unanime della Camera, non fu resa pubblica. Il testo integrale fu reso noto dal Ministero degli Esteri solo il 4 aprile del 2001 e non ebbe alcun significativo riscontro mediatico. Tale documento costituisce un punto di approdo, ragionevole e meditato, che mette a fuoco l’insieme delle responsabilità e costituisce un atto ufficiale e condiviso dai due Stati. Ancora oggi, le sue conclusioni costituiscono un imprescindibile riferimento per tutti gli studiosi. Da questa è necessario ripartire per un’analisi storica scevra da propaganda e da strumentalizzazioni.
Interverranno, tra gli altri, il Presidente nazionale ANPI, Gianfranco Pagliarulo, il Presidente della ZZB-NOB Marijan Krizman e lo storico Eric Gobetti
Prima dell’iniziativa, alle ore 14 circa, le delegazioni delle due Associazioni si incontreranno in Piazza Transalpina, che fu confine di stato tra Italia e Jugoslavia, per deporre un mazzo di fiori e stringersi la mano su quel luogo che fu barriera per anni e che divenne poi punto d`incontro per un cammino comune in Europa. La barriera di Piazza Transalpina per anni tagliò in due la città di Gorizia.
In allegato, la locandina col programma completo
L’iniziativa potrà essere seguita in diretta sulla pagina www.facebook.com/anpinaz
e sulla pagina www.facebook.com/anpi.udine