Il Comitato provinciale di Udine dell’ANPI, in collaborazione con ZBB-NOB Severna Primorska e con il sostegno della Regione FVG, organizza a Cividale del Friuli un convegno sull’esperienza dell’ospedale partigiano “Franja”. L’appuntamento si svolgerà venerdì 24 novembre, alle 18.30, nella sala della Società Operaia (al civico15 di foro Giulio Cesare).
Il convegno, dal titolo “Franja, solidarietà e internazionalismo in un ospedale partigiano” si propone di illustrare e portare a conoscenza la formidabile esperienza costituita dalla realizzazione dell’ospedale partigiano di Cerkno (in Slovenia) che prese il nome dalla dottoressa Franja Bojc, che per lungo tempo ne fu direttrice sanitaria, durante i duri mesi della guerra partigiana. La struttura ospedaliera, nascosta all’interno di una stretta gola montana, è esempio di assistenza medica ed umanitaria fornita pur nelle difficilissime condizioni imposte dall’occupazione nazifascista e dalla guerra.
Simbolo di forza d’animo, di volontà di riscatto e di solidarietà tra i pazienti e il personale sanitario composto da persone provenienti da diverse nazionalità, l’ospedale rappresenta un’esperienza di internazionalismo – vi furono ricoverati anche pazienti provenienti dall’esercito angloamericano -, e quindi, nella sua dimensione europea e intercontinentale, esprime la sua valenza e importanza universale. L’incontro sarà anche occasione per lanciare una raccolta solidale di fondi, per aiutare nel restauro del monumento, che quest’anno ha subito pesanti danni a causa di ripetute alluvioni.
La conferenza sarà introdotta da Luciano Marcolini Provenza, Presidente dell’ANPI Cividale del Friuli, seguirà l’intervento dello storico Jože Pirjevec. Poi, Rok Uršič, presidente ZBB-NOB Plezzo Caporetto Tolmino, parlerà delle stazioni mediche della Lotta di Liberazione nazionale nella Primorska, infine interverranno Miha Kosmač, direttore Museo della città d’Idria, e Milojka Magajne, responsabile museale di Cerkno, che illusteranno il sito museale dell’Ospedale di Franja e i necessari interventi di restauro dopo la recente alluvione.
L’incontro si inserisce nell’ambito delle iniziative di avvicinamento a “GO! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025”