Eugenio Candon “Sergio”


Eugenio Candon dopo l’8 settembre 1943 fu tra i primi patrioti ad accorrere in montagna. Nominato commissario di una brigata, fuggì miracolosamente alla morte, essendo stato sorpreso mentre parlava ad un gruppo di operai diretti ai lavori forzati per il nemico su un treno da lui stesso fermato. Il nemico scaricò le sue armi contro il gruppo, facendo numerosi morti e feriti.

Promosso Commissario di Gruppo di Brigate, Eugenio Candon svolse intensa attività politica e militare nella zona liberata del Friuli. Costituì in molte località organi del potere popolare e si prodigò instancabilmente per dare una coscienza nazionale ai Garibaldini: non v’è campo di attività che non abbia ricevuto la di lui impronta.

Durante il rastrellamento del novembre-dicembre u.s., dopo aver combattuto per oltre una settimana alla testa dei suoi compagni, sorreggendoli e incitandoli alla resistenza, cadde sul monte Rossa in una baita assediata da forze della X MAS di triste memoria, con l’arma in pugno, vittima del piombo fratricida.

Tratto da “Libertà”, organo del CLNP, del 16 giugno 1945