MONUMENTO ALLA RESISTENZA e TEMPIO OSSARIO



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ITALIANO


TEMPIO OSSARIO

Progetto di Provino Valle con Alessandro Limongelli

Sculture di Silvio Olivo e Luciano del Zotto

Altare principale di Aurelio Mistruzzi

Altari laterali e battistero di Fred Pittino

Stazioni della Via Crucis di Giannino Castiglioni

Strutture di Domenico Pievatolo, Ferdinando Vicentini

Progetto 1920-1930 Costruzione 1925-1940

La costruzione del Tempio si deve a don Clemente Arturo Cossettini, che nel 1919 promosse l’Idea di erigere una chiesa in onore dei Caduti. Il progetto dell’edificio fu affidato a Provino Valle che propose una pianta basilicale a tre navate. La prima pietra fu posta il 12 luglio 1925. I lavori proseguirono fino al completamento delle navate e della facciata. Nel 1927 il Governo italiano stabilì di costruire degli Ossari per raccogliere le salme dei Caduti. Di conseguenza il Comitato di don Cossettini decise di trasformare il Tempio ai Caduti d’Italia in Tempio Ossario, facendo sviluppare da Provino Valle una vasta cripta ossario. Il Comitato coinvolse l’Ufficio Centrale Cure e Onoranze ai Caduti, presieduto dal generale Giovanni Faracovi, il quale nel 1928 annunciò l’assegnazione a Udine del Tempio Ossario, che avrebbe ospitato 20.000 salme. Il generale Faracovi incaricò l’architetto romano Alessandro Limongelli di affiancare Valle per ottenere la voluta monumentalità. Il nuovo progetto del 1930 modificò radicalmente l’impostazione. La facciata a capanna fu rifatta completamente nel 1938: del progetto iniziale rimase solo il grande nicchione e comparvero le grandi statue sull’ esterno. Le tre navate esistenti, cui si aggiunsero 14 cappelle laterali, subirono le trasformazioni minori, mentre la parte absidale fu radicalmente cambiata. Su un vasto transetto cubico fu impostata una grande cupola emisferica a cassettoni e si aprono tre absidi con serliane definite da archi a tutto sesto. Il livello inferiore comprende la cripta, forse la più ampia d’Italia, con i vasti vani rivestiti di travertino ove sono le tombe dei caduti. Nel 1932 Limongelli morì e Provino Valle portò a termine la costruzione fino all’inaugurazione avvenuta nel 1940.  All’esterno il tempio Ossario si presenta con le forme astratte e monumentali della grande e spoglia facciata a capanna in pietra e dei volumi retrostanti in mattoni che includono il grande cubo del transetto, i cilindri delle absidi e del tamburo, la grande sfera in rame della cupola.


MONUMENTO ALLA RESISTENZA
Progetto di Gino Valle con Federico Marcon

Scultura di Dino Basaldella

Paesaggio di Georges Gyssel

Strutture di Giuseppe Crapiz

Grafica di Sandro Conti

Progetto 1959-1963, Costruzione 1967-1969

Medaglia d’oro al valor militare per tutto il Friuli per la partecipazione alla guerra di Liberazione, la città di Udine nel 1959 individuò quale sede per un monumento alla Resistenza la rotatoria di piazzale XXVI Luglio, punto d’ingresso alla città da Viale Venezia. A seguito di un concorso nazionale, vinto dal progetto “Forra” presentato dagli architetti Gino Valle, figlio di Provino, e Federico Marconi, insieme allo scultore Dino Basaldella, il monumento alla Resistenza venne inaugurato il 25 aprile del 1969. Rinunciando a qualsiasi forma di retorica celebrativa e figurativa, l’opera si affida a forme geometriche astratte, come il quadrato sospeso su tre pilastri e il cerchio del perimetro, occupato per metà da una fontana dove l’acqua scorre lungo una gradinata e una “forra” di pietra piasentina circondata da un incavo verde su cui si eleva la scultura in ferro assemblato di Dino. Si viene così a formare una sorta di microcosmo, composto dai quattro elementi dell’aria (il quadrato che ritaglia il cielo), la terra (l’incavo in cui si discende), l’acqua (la fontana che, con il suo rumore, isola dal traffico circostante) e il fuoco (la scultura di Dino). Il Monumento alla Resistenza invita all’attraversamento, non imponendo un unico punto di vista, e alla meditazione con la lettura di una frase di Pietro Calamandrei sulla Resistenza incisa nel lato interno del quadrato sospeso. L’abbassamento dell’area pedonale rispetto al livello stradale e la sospesa orizzontalità del quadrato di cemento permettono dall’auto una visuale ininterrotta del piazzale ma anche la percezione dinamica della spazialità interna. Il Monumento alla Resistenza si allinea con il fronte dell’antistante Tempio Ossario del padre di Gino Valle, Provino. Con le sue forme geometriche astratte, si rifà ai volumi pieni del tempio svuotandoli di monumentalità, rendendoli interni abitati e attraversabili.


ENGLISH


OSSUARY TEMPLE

Architectural design by Provino Valle with Alessandro Limongelli

Sculptures by Silvio Olivo and Luciano del Zotto

Main altar by Aurelio Mistruzzi

Side altars and baptistery by Fred Pittino

Stations of the Cross by Giannino Castiglioni

Structural design by Domenico Pievatolo, Ferdinando Vicentini

Project 1920-1930, Construction 1925-1940

The construction of the Temple is due to Don Clemente Arturo Cossettini, who in 1919 promoted the idea of ​​erecting a church in honor of the fallen in the First World War. The design of the building was entrusted to Provino Valle who proposed a basilica plan with three naves. The first stone was laid on July 12, 1925. The work continued until the completion of the naves and the façade. In 1927 the Italian Government decided to build ossuaries to collect the bodies of the fallen soldiers. As a result, Don Cossettini’s Committee decided to transform the Temple to the Fallen of Italy into a Ossuary Temple, having Provino Valle develop a vast crypt. The Committee involved the Central Office for the Care and Honor of the Fallen, chaired by General Giovanni Faracovi, who in 1928 announced the assignment of the Ossuary Temple to Udine, which would house 20,000 bodies. General Faracovi commissioned the Roman architect Alessandro Limongelli to work alongside Valle to achieve the desired monumentality. The new project of 1930 radically changed the layout. The gabled façade was completely redone in 1938: only the large niche remained of the initial project and four large statues appeared on the outside. The three existing naves, to which 14 side chapels were added, underwent minor transformations, while the apse was radically changed. A large hemispherical coffered dome was set on a large cubic transept and three apses surrounded it with Serliane openings defined by round arches.

The lower level includes the crypt, perhaps the largest in Italy, with the vast rooms covered in travertine where the tombs of the fallen are located. In 1932 Limongelli died and Provino Valle completed the construction until the opening in 1940.

On the outside, the Ossuary Temple presents itself with the abstract and monumental forms of the large and bare gabled stone façade and the brick volumes behind it that include the large cube of the transept, the cylinders of the apses and the drum, the large copper sphere of the dome.


MONUMENT TO THE RESISTANCE

Architectural design by Gino Valle with Federico Marconi

Sculpture by Dino Basaldella

Landscape design by Georges Gyssel

Structural design by Giuseppe Crapiz

Graphic design by Sandro Conti

Project 1959-1963 Construction 1967-1969

Gold medal for military valor for the whole of Friuli for participation in the War of Liberation, in 1959 the city of Udine identified the roundabout in Piazzale XXVI Luglio, the entry point to the city from Viale Venezia, as the location for a Monument to the Resistance. Following a national competition, won by the “Forra” project presented by architects Gino Valle, son of Provino, and Federico Marconi, together with the sculptor Dino Basaldella, the Monument to the Resistance was inaugurated on April 25, 1969.

Renouncing any form of celebratory and figurative rhetoric, the work relies on abstract geometric shapes, such as the square suspended on three pillars and the circle of the perimeter, half occupied by a fountain where the water flows along a staircase and a “gorge” of Piasentina stone surrounded by a green amphitheater on which Dino’s assembled iron sculpture rises. A sort of microcosm is thus formed, composed of the four elements of Air (the square that frames out the sky), Earth (the hollow into which one descends), Water (the fountain that, with its noise, isolates from the surrounding traffic) and Fire (Dino’s sculpture). The Monument to the Resistance invites pedestrian crossing, not imposing a single point of view, and meditation with the reading of a phrase by Pietro Calamandrei on the Resistance engraved on the internal side of the suspended square. The lowering of the walkable area with respect to the street level and the suspended horizontality of the concrete square allow an uninterrupted view of the piazzale from the car but also the dynamic perception of the internal spatiality. The Monument to the Resistance aligns with the front of the opposite Ossuary Temple of Gino Valle’s father, Provino. With its abstract geometric shapes, it refers to the full volumes of the temple emptying them of monumentality, making them inhabited and permeable interiors.


DEUTSCH


BEINHAUSTEMPEL DER GEFALLENEN

Projekt, Provino Valle mit Alessandro Limongelli

Skulpturen, Silvio Olivo und Luciano del Zotto

Hochaltar, Aurelio Mistruzzi

Seitenaltäre und Baptisterium, Fred Pittino

Stationen des Kreuzwegs, Giannino Castiglioni

Strukturen, Domenico Pievatolo und Ferdinando Vicentini

Projekt 1920-1930 Errichtung 1925-1940

Der Bau des Tempels ist Don Clemente Arturo Cossettini zu verdanken, der im Jahr 1919 die Idee förderte, eine Kirche zu Ehren der Gefallenen zu errichten. Das Projekt des Gebäudes wurde Provino Valle anvertraut, der einen Basilikaplan mit drei Schiffen vorschlug. Die Grundsteinlegung erfolgte am 12. Juli 1925. Die Arbeiten dauerten bis zur Fertigstellung der Schiffe und der Fassade. Im Jahr 1927 beschloss die italienische Regierung den Bau von Beinhäusern zur Aufbewahrung der sterblichen Überreste der Gefallenen. Daraufhin beschloss das Komitee von Don Cossettini, den Tempel der Gefallenen Italiens in ein Beinhaus umzuwandeln und Provino Valle mit der Planung einer riesigen Beinhauskrypta zu beauftragen. Dem Komitee gehörte auch die Zentralstelle für die Betreuung und Ehrung der Gefallenen unter Vorsitz von General Giovanni Faracovi.

1928 erhielt Udine den Auftrag, ein Ossarium zu errichten, das 20.000 Leichen aufnehmen sollte. General Faracovi beauftragte den römischen Architekten Alessandro Limongelli mit Provino Valle zusammenzuarbeiten, um die gewünschte Monumentalität zu erreichen. Das neue Projekt von 1930 veränderte den Entwurf radikal. Die Giebelfassade wurde im Jahr 1938 vollständig erneuert. Von dem ursprünglichen Entwurf blieb nur die große Nische und an der Außenseite erschienen die imposanten Statuen. Die drei bestehenden Kirchenschiffe, zu denen 14 Seitenkapellen hinzu kamen, wurden geringfügig umgebaut, während die Apsis radikal verändert wurde. Auf ein großes kubisches Querschiff wurde eine halbkugelförmige Kassettenkuppel aufgesetzt. Drei Apsiden öffnen sich mit Rundbögenserlianas (venezianische Fenster).

Auf der unteren Ebene befindet sich die vielleicht die größte Krypta Italiens, mit riesigen, mit Travertin verkleideten Räumen, in denen sich die Gräber der Gefallenen befinden. Limongelli starb 1932 und Provino Valle vollendete den Bau, der 1940 eingeweiht wurde.

Von außen präsentiert sich das Beinhaus mit den abstrakten und monumentalen Formen der großen und nackten Steingiebelfassade und den dahinter liegenden Backsteinvolumen, zu denen der große Würfel des Querschiffs, die Zylinder der Apsiden und des Tambours sowie die große halbkugelförmige aus Kupfer Kuppel gehören.


DENKMAL FÜR DEN WIDERSTAND

Projekt, Gino Valle mit Federico Marconi

Skulptur, Dino Basaldella

Landschaft, Georges Gyssel

Strukturen, Giuseppe Crapiz

Grafiken, Sandro Conti

Projekt 1959-1963 Errichtung 1967-1969

Die Stadt Udine, die im Namen des gesamten Friauls für die Teilnahme an der Resistenza (italienischer Widerstand) mit der Goldmedaille für militärische Tapferkeit ausgezeichnet wurde, bestimmte 1959 den Kreisverkehr am Piazzale XXVI Luglio, dem Eingang zur Stadt von Viale Venezia aus, als Standort für ein Denkmal des Widerstands. Nach einem nationalen Wettbewerb, aus dem das Projekt “Forra” (Schlucht) der Architekten Gino Valle (Sohn von Provino) und Federico Marconi in Zusammenarbeit mit dem Bildhauer Dino Basaldella als Sieger hervorging, wurde das Denkmal des Widerstands am 25. April 1969 eingeweiht.

Das Werk verzichtet auf jede Form feierlicher und bildhafter Rhetorik. Es basiert auf abstrakten geometrischen Formen: dem Quadrat, das auf drei Säulen ruht, und dem kreisförmigen Umkreis, der zur Hälfte von einem Brunnen, dessen Wasser über eine Treppe fließt, und von einer Schlucht aus Piasentina-Stein eingenommen wird. Die Schlucht ist von einer grünen Mulde umgeben, auf der sich die zusammengesetzte Eisenskulptur von Dino Basaldella erhebt. Dadurch entsteht eine Art Mikrokosmos, der aus vier Elementen besteht: Luft (das Quadrat, das den Himmel durchschneidet), Erde (die Senke, in die man hinabsteigt), Wasser (der Brunnen, der einen mit seinem Plätschern vom umgebenden Verkehrslärm abschirmt) und Feuer (die Skulptur von Dino Basaldella). Das Denkmal für den Widerstand lädt dazu ein, es zu durchqueren, ohne einen einzigen Standpunkt vorzugeben, während der auf der Innenseite des schwebenden Quadrat eingraviert Satz von Pietro Calamandrei, zum Nachdenken anregt. Die gegenüber dem Straßenniveau abgesenkte Fußgängerzone und die schwebende Horizontalität des Betonquadrats ermöglichen einen ungestörten Blick aus dem Auto auf den Platz, aber auch eine dynamische Raumwahrnehmung. Das Denkmal des Widerstandes ist auf die gegenüberliegende Fassade des Beinhaus von Gino Valles Vater, Provino, ausgerichtet. Mit seinen abstrakten geometrischen Formen erinnert es an die vollen Volumen des Tempels, nimmt ihnen ihre Monumentalität und verwandelt sie in bewohnbare und begehbare Innenräume.


SLOVENŠČINA


TEMPELJ KOSTNICA

Načrt: Provino Valle in Alessandro Limongelli
Skulpture: Silvio Olivo in Luciano del Zotto
Glavni oltar: Aurelio Mistruzzi
Stranski oltarji in krstilnica: Fred Pittino
Postaje križevega pota: Giannino Castiglioni
Izvajalci struktur: Domenico Pievatolo, Ferdinando Vicentini

Izdelava načrta 1920-1930 Izgradnja 1925-1940

Zasluga za izgradnjo templja gre duhovniku po imenu don Clemente Arturo Cossettini, ki je leta 1919 predlagal, da bi zgradili cerkev v čast padlim v vojni. Izvedbo stavbnega načrta so zaupali priznanemu arhitektu, to je Provino Valle, ki je izdelal tloris bazilike s tremi ladjami. Temeljni kamen so postavili 12. julija 1925, nato so se dela nadaljevala do izgradnje vseh treh ladij ter fasade. Leta 1927 je italijanska vlada odredila, naj se začno povsod graditi kostnice, v katere bodo lahko položili posmrtne ostanke padlih vojakov. To je bil razlog, da je Odbor, ki ga je vodil don Cossettini odločil, da se tempelj padlim v boju za Italijo preimenuje v tempelj-kostnico. Provino Valle je moral torej prvotnemu načrtu dodati kostnico v obliki obsežne kripte. Odbor je v načrtovanje vključil Osrednji urad za skrb in čaščenje padlih, kateremu je tedaj predsedoval general Giovanni Faracovi. Slednji je leta 1928 določil Videm za sedež templja -kostnice, ki naj bi postala kraj večnega počitka za posmrtne ostanke 20.000 vojakov. General Faracovi je poveril rimskemu arhitektu Alessandru Limongelliju nalogo, da pomaga Provinu Valle pri načrtovanju, skupaj naj bi kostnici dodala zaželeno spomeniško vsebino . Novi načrt, ki je bil dokončan leta 1930, je v celoti spremenil prvotno zasnovo. Dvokapno pročelje so v celoti prenovili leta 1938: od prvotnega projekta je ostala samo velikanska niša, na zunanjem pročelju pa so se pojavili ogromni kipi, ki jih vidimo še danes. Trem obstoječim ladjam, ki niso bile deležne pomembnejših sprememb, so dodali štirinajst stranskih kapelic, prvotna podoba apside pa je bila v celoti spremenjena. Na obsežnem kubičnem transeptu je sedaj postavljena polkrožna kupola s kasetiranim stropom in tu se odpirajo tri apside s tristranskimi okni ( imenujemo jih serliane po Sebastianu Serliu), ki jih zaključujejo polkrožni loki.
Spodnji del skriva kripto, verjetno je največja ali ena izmed največjih v Italiji, s prostornimi sobanami prekritimi z naravnim kamnom travertinom. Tu so grobovi padlih. Leta 1932 je Limogelli umrl, Provino Valle pa je sam nadaljeval in dokončal gradnjo kostnice, katere uradna otvoritev je bila leta 1940.
Za zunanjost templja-kostnice so značilne abstraktne monumentalne oblike velike gole fasade dvokapnega kamnitega pročelja ter opečne strukture v ozadju, med katerimi gre omeniti veliko kubično prečno ladjo, cilindre apsid in bobna, ter veliko bakreno kroglo kupole.


SPOMENIK ODPORU

Načrt: Gino Valle in Federico Marconi
Skulptura: Dino Basaldella
Pokrajina: Georges Gyssel
Strukture; Giuseppe Crapiz
Grafika: Sandro Conti
Izdelava načrta 1959-1963, Izgradnja 1967-1969

Furlanija je za svoj veliki doprinos v boju za svobodo prejela zlato odličje, mesto Videm pa je leta 1959 izbralo za kraj izgradnje spomenika odporu ravno krožišče na trgu XXVI. julija . Slednje stoji ob glavni vpadnici, ki vodi v center mesta iz drevoreda Viale Venezia. Zmagovalec vsedržavnega natečaja za izvedbo spomenika je bil projekt „Forra“ (Soteska), ki sta ga predstavila arhitekta Gino Valle ( sin slovitega arhitekta Provina Valle) in Federico Marconi. Pri načrtu je sodeloval tudi kipar Dino Basaldella, uradna otvoritev spomenika odporu pa je potekala 25. aprila 1969.

Avtorji projekta so se želeli izogniti vsaki slavnostni ali figurativni retoriki, spomenik sestavljajo zato abstraktni geometrični liki, kot so četverokotnik, ki lebdi na treh stebrih ter krožni obod, polovico katerega zavzema vodomet. Voda se v njem pretaka po stopničasti strugi in teče po simbolični »soteski« iz lokalnega piasentinskega kamna. Metaforično »sotesko« obkroža zelena brežina nad katero se dviguje sestavljena železna skulptura, katere avtor je Dino Basaldella. Celotna struktura daje tako podobo mikro kozmosu, ki ga sestavljajo štirje osnovni elementi: zrak, ki ga predstavlja lebdeči četverokotnik z izrezom krpe neba, zemlja, simbol katere je brežina po kateri se spuščamo, voda v podobi vodometa, ki s svojim glasnim žuborenjem preglaša hrup mestnega prometa in ogenj, ki ga simbolizira železna skulptura Dina Basaldelle. Spomenik odporu, nas vabi da ga prehodimo a nam nikakor ne vsiljuje enega samega pogleda, temveč nam ponuja odprtost. Vabi nas k razmišljanju ob branju odlomka o odporu, ki ga je napisal Pietro Calamandrei in je vklesan na notranji stranici ogromnega lebdečega četverokotnika. Sprehajalni del spomenika se namenoma nahaja nižje kot sta cesta in krožišče, betonski četverokotnik pa vodoravno lebdi nad vsem, kar daje mimoidočim potnikom možnost, da iz avtomobila s pogledom zajamejo celostno podobo trga s krožiščem in obenem zaslutijo potek njegove interne prostorske dinamike.
Spomenik odporu se nam prikaže v premi zračni črti s fasado temlja-kostnice, ki stoji spredaj in katerega načrt je izdelal oče arhitekta Gina Valle, Provino Valle. S svojimi abstraktnimi geometričnimi liki povzema polne oblike templja, jemlje jim monumentalno veličino, tako da notranjost postane življenjska in zlahka prehodna.