Mario Modotti “Tribuno”


Nato a Udine il 12 novembre 1912, fucilato nelle carceri di Udine il 9 aprile 1945, operaio, Medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

Ex marittimo nei Cantieri Riuniti dell’Adriatico di Monfalcone, dopo l’8 settembre 1943 fu tra gli organizzatori (col nome di copertura di “Tribuno”), della lotta partigiana in Friuli. Già il 15 settembre comandava il Battaglione Garibaldi costituitosi sul Monte Corada; successivamente divenne il comandante della Brigata “Ippolito Nievo A” (Comando unificato Garibaldi-Osoppo Friuli), operante in Val Cellina. Protagonista, con i suoi uomini, di audacissime azioni, “Tribuno” dovette scendere in pianura quando, dopo due mesi di duri combattimenti, i nazifascisti, nel dicembre del 1944, rioccuparono la “zona libera della Carnia”.

Tradito da una spia, Modotti fu catturato dai fascisti della Caserma Piave di Palmanova. Qui fu sottoposto a selvagge bastonature, fatto azzannare da cani feroci, sospeso ore e ore per le braccia legate dietro la schiena, senza che i fascisti riuscissero a strappargli informazioni. Tradotto nelle carceri di Udine e processato da un Tribunale militare tedesco, fu condannato a morte e fucilato il 9 aprile 1945 con altri 28 partigiani nel cortile del carcere.