Mario Fantini “Sasso”


Gradisca d’Isonzo, 14 giugno 1912 – Aviano, 7 ottobre 1988. Militante comunista, fu tra i promotori del movimento partigiano nella Venezia Giulia e nel Friuli orientale. Comandante del Battaglione “Mazzini”, operante nella zona del Collio, “Sasso” assunse, nell’estate del 1944, il comando della Divisione Garibaldi “Natisone”. Alla sua guida la Divisione, partendo dal nucleo originario del “Mazzini”, divenne una delle più agguerrite unità garibaldine. Con i suoi 5.000 effettivi (intorno a 1.500 furono i Caduti), la “Natisone” – composta in gran parte di operai, contadini e giovani volontari del Monfalconese, del Goriziano e della pianura sulla sinistra del Tagliamento – è stata la più grande formazione della Resistenza italiana. Protagonista di memorabili imprese e molto stimato per il suo semplice e tranquillo coraggio, “Sasso” guidò la “Natisone” nel Friuli orientale, poi nell’Alto Isonzo, e in Slovenia. Per queste sue battaglie contro i nazifascisti fu decorato di Medaglia d’argento, ma ciò non impedì che, nel dopoguerra, venisse più volte incarcerato per la sua attività politica e fosse continuamente minacciato dai neofascisti. “Sasso”, dopo aver trascorso un anno e mezzo in carcere con l’accusa di essere stato responsabile dell’eccidio di Porzûs, fu infine assolto con formula piena. Presidente del Comitato provinciale dell’ANPI, si è dedicato per il resto dei suoi giorni alla valorizzazione della Resistenza e alla divulgazione delle imprese di cui furono protagonisti i partigiani della “Natisone”.