Il Regno del Sud


Il Regno d’Italia mantenne la sua struttura costituzionale nella parte del Paese liberata dagli alleati. Il 10 settembre 1943 da Radio Bari, Vittorio Emanuele III diramò questo comunicato:  

Per il supremo bene della patria che è sempre stato il mio primo pensiero e lo scopo della mia vita, e nell'intento di evitare più gravi sofferenze e maggiori sacrifici, ho autorizzato la richiesta di armistizio.

Italiani, per la salvezza della Capitale e per poter pienamente assolvere i miei doveri di Re, col Governo e con le Autorità Militari, mi sono trasferito in altro punto del sacro e libero suolo nazionale.

Italiani! Faccio sicuro affidamento su di voi per ogni evento, come voi potete contare fino all'estremo sacrificio, sul vostro Re.

Che Iddio assista l'Italia in quest'ora grave della sua storia…”.

Il Regno ebbe come capitale Brindisi, quindi Salerno. Il suo destino era legato alle vicende della Campagna d’Italia condotta contro i tedeschi dagli angloamericani.

Con la liberazione di Roma (4 giugno 1944) e l’insediamento del Re al Quirinale, termina la dicitura “Regno del Sud”.