Costruito come sua residenza da Giacomo Ceconi (Val Nespolaria, 29 settembre 1833 – Udine, 18 luglio 1910), impresario di successo, divenne la sede del comando di montagna della Osoppo Friuli, di alcuni servizi e di un centro di reclutamento conosciuto da tutti. Era evidente che le regole cospirative non erano osservate con molto scrupolo.
L’incursione tedesca del 19 luglio ’44 non provocò gravi conseguenze sul piano militare , ma mise in evidenza una grave superficialità organizzativa del comando osovano, in quel momento rappresentato da “Verdi” e “Aurelio” (don Ascanio De Luca) e diede esca a una crisi politica che passerà col nome di “crisi di Pielungo”.