“DAVID MARIA TUROLDO, IL RESISTENTE” SE NE PARLA AL TEATRO “CLABASSI” DI SEDEGLIANO


L’esperienza resistenziale nella vita spirituale, religiosa e civile di padre Turoldo e l’attualità del suo valore. Saranno questi i cardini dell’incontro, che si svolgerà al teatro “Plinio Clabassi” di Sedegliano, giovedì 30 giugno, con inizio alle 20.45. Prendendo l’avvio dal libro di Guerino Dalola “David Maria Turoldo, il resistente” (ed. Mimesis, 2020), l’analisi si approfondirà attraverso gli interventi e le considerazioni di studiosi ed esperti e in particolare attraverso le riflessioni di padre Antonio Santini, coautore della pubblicazione con Dalola, della storica e biografa turoldiana Mariangela Maraviglia autrice del volume “David Maria Turoldo, la vita, la testimonianza (1916-1992)” (Morcelliana, Brescia 2016); seguiranno la testimonianza di Aldo Tortorella, politico, giornalista e uomo della Resistenza milanese con padre David, e l’intervento di Gianpaolo Carbonetto. L’iniziativa è a cura dell’ANPI provinciale di Udine e del Centro Studi Turoldo di Coderno con la collaborazione del Centro di accoglienza e promozione culturale “Ernesto Balducci” di Zugliano e il patrocinio del comune di Sedegliano. L’ingresso è libero.

Difensore della libertà e della giustizia, prete scomodo e uomo ingombrante, teologo, filosofo e poeta, autore di libri e fondatore di riviste e giornali: su padre Turoldo sono state scritte centinaia di pubblicazioni, eppure sono rarissimi i volumi in cui si esamina la sua partecipazione alla Resistenza contro il nazifascismo tra il 1943 e il 1945. Il libro di Guerino Dalola, a cura di ANPI Franciacorta, permette di scoprire un lato fondamentale della vita di questo frate dei Servi di Maria nativo di Coderno di Sedegliano. La convinzione cristiana della dignità di ogni uomo rese padre Turoldo un resistente e lo indusse a combattere per tutta la vita contro ogni forma di oppressione politica, sociale, umana e culturale.

La Resistenza, vissuta a Milano insieme al confratello e amico padre Camillo De Piaz, è stata per Turoldo un nodo centrale di tutta la sua esistenza umana e religiosa. Nel capoluogo lombardo collabora con le partigiane e i partigiani ed entra in contatto anche con personaggi importanti della Resistenza bresciana, e soprattutto della Franciacorta. Nel particolare clima dell’Italia nell’estate 1943, per padre David e padre Camillo è naturale avvicinarsi a questi gruppi di persone che non hanno smesso di sognare libertà e giustizia, pace, dignità e recupero di un’umanità che il nazifascismo sembra aver cancellato. La forma resistenziale dei due frati è non violenta e si concretizza offrendo aiuto e rifugio ai perseguitati politici – senza discriminazioni di partito, appartenenza religiosa o etnica – nel convento di San Carlo a Corso e assistenza alle loro famiglie, organizzando riunioni tra forze politiche antifasciste, fondando e divulgando il foglio clandestino L’Uomo. Padre Turoldo, tuttavia, raramente userà il termine “partigiano”, preferirà sempre la parola “resistente”, nel significato di “chi sa resistere”, al di là di ogni definizione faziosa. Nella concezione turoldiana, infatti, la Resistenza è una categoria dello spirito e non della storia. Essere resistenti è una scelta di vita che non ha scadenze e non può limitarsi a un determinato momento, è attuare un impegno quotidiano per la liberazione autentica dell’umanità, non solo dalle dittature, che permetta il rinascere di un mondo e di una società rinnovati, improntati al rispetto dei diritti di ogni persona e di tutte le fedi religiose o politiche, alla solidarietà, a un nuovo equilibrio non depredatorio tra umanità e natura.

L’incontro al teatro “Clabassi” permetterà di addentrarsi nell’universo turoldiano sia ascoltando i versi del frate servita, al quale darà voce l’attore Fabio Fantini, e sia attraverso il profilo che ne tracceranno i relatori. Dopo i saluti di Dino Spanghero, presidente dell’ANPI provinciale di Udine, la serata sarà introdotta da Raffaella Beano, direttrice del comitato scientifico del Centro Studi Turoldo di Coderno di Sedegliano. Si proseguirà con la proiezione di un breve video di presentazione del libro “David Maria Turoldo, il resistente”, quindi la storica Mariangela Maraviglia dialogherà con padre Antonio Santini, già Provinciale dell’Ordine dei Servi di Maria. Interverrà, poi, in collegamento da remoto Aldo Tortorella, che parlerà dell’esperienza resistenziale comune con Turoldo a Milano. Concluderanno la serata le riflessioni sul valore etico delle resistenze del giornalista Gianpaolo Carbonetto, che interloquirà con gli intervenuti.

La serata è realizzata con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e si svolgerà nell’osservanza delle disposizioni sanitarie vigenti.

Locandina Turoldo 30 giugno 2022

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