Cattive compagnie edizioni “I libri di Bulow” dell’Anpi Nazionale


CATTIVE COMPAGNIE Neofascisti, istituzioni, politica. I casi eclatanti degli ultimi anni  a cura di  Giovanni Baldini, Andrea Liparoto, Thomas Mackinson, Natalia Marino, Matteo Pucciarelli, Valerio Strinati – edizioni I libri di Bulow , una linea libraria dell’Anpi Nazionale

recensione a cura di Carlo Baldassi , comitato direttivo Anpi “Città di Udine”

Merita leggere questo pamphlet che raccoglie alcuni ‘casi eclatanti degli ultimi anni’ i quali confermano come  in Italia (e in altri paesi non solo europei) persista quel sottofondo di incultura qualunquista, reazionaria e parafascista che spesso emerge pubblicamente anche con violenza. Dal punto di vista strategico si tratta di movimenti politici relativamente marginali, ma essi non sono meno pericolosi per la democrazia poichè – più che rifarsi a improponibili modelli passati – questi movimenti  sono parte di un più vasto e multiforme retroterra che arriva sino alle istituzioni (da M. Le Pen al primo berlusconismo, da  Fratelli d’Italia a pezzi della lega salviniana, sino ad Orban e simili). Lo sottolineava anche il recente bel saggio di Claudio Vercelli ‘Neofascismo in grigio’.

E che non si tratti di soli movimenti elitari altoborghesi lo sappiamo dai tempi dei fascismi europei, dal successo che riscosse il peronismo in Argentina e sino al ‘trumpismo’ di oggi.. Come ricorda Strinati nell’introduzione ‘la destra radicale neofascista negli ultimi decenni è riuscita ad incunearsi nelle pieghe della crisi apertasi con il 2008..I gruppi neofascisti hanno fatto leva sulle paure e sulle incertezze del futuro spesso minaccioso per presentarsi a gruppi sociali fortemente provati e impoveriti ..Integralismo, razzismo, xenofobia e sessismo (ne fanno parte)’.

Molte le manifestazioni ricordate nel pamphlet: dall’uso fazioso del Giorno del Ricordo (sveglia Governo!) a celebrazioni pubbliche del ventennio nero, dal festival ‘librario’ di Todi all’irruzione nella sede della CGIL il 9 ottobre 2021 guidata da Forza Nuova. E ancora il caso dell’ambasciatore neofascista Vattani, il persistente tentativo ‘vittimista’ di equiparare i morti durante il 1943/45 e la contiguità non casuale con Fratelli d’Italia di formazioni come Casapound che di fatto portano truppa di manovra al centrodestra ‘perbenista’. Politicamente per l’Italia le cose sono evidenti: la destra radicale mira sempre a delegittimare la Resistenza antifascista e le sue conquiste democratiche. Certe prese di distanza ‘ufficiali’ (da Fini alla Meloni) sono contraddette dalla contiguità con personalità e situazioni schiettamente neofasciste. Se non fosse così non si capirebbe come dal 2018 Udine – città medaglia d’oro alla Resistenza – abbia un (mediocre) sindaco di matrice leghista (Fontanini) eletto al ballottaggio con 250 voti determinanti di quella fauna neofascista. L’ANPI è in prima linea contro quel sottobosco pericoloso scuotendo le stesse forze democratiche spesso ‘silenti’. Ma ancora non basta: occorre lavorare nelle scuole e vigilare nelle istituzioni (utilizzando anche la legge Mancino) perché l’antifascismo non è un ‘momento’ contingente ma il tratto fondamentale della nostra Costituzione.

Leggi il libro dal sito dell’Anpi Nazionale qui : https://bulow.anpi.it/002_cattive_compagnie/cattive_compagnie_v1_1.pdf