A Udine: conferenza IL RUOLO DELLE DONNE NELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE 


Dalla Resistenza alla Costituzione : testimonianze di un percorso

IL RUOLO DELLE DONNE NELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE: Le protagoniste nelle lotte per l’emancipazione femminile in Italia

SABATO 17 FEBBRAIO 2018

dalle ore 9.00 alle ore 12.30 presso il Teatro Palamostre di  Udine

LIVIA TURCO e MONICA EMMANUELLI

conversano con gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di Udine sul fondamentale contributo delle 21 donne nell’Assemblea Costituente alla stesura della Costituzione.

Coordina MARGHERITA MATTIONI

Di cosa si parlerà

Delle ventuno donne che fecero parte dell’Assemblea Costituente, le prime donne elette in Italia in una votazione politica a suffragio universale. Esse provenivano da esperienze molto varie: alcune avevano aderito alla Resistenza, altre si erano impegnate a fondo nel sociale; alcune erano state in carcere, altre in campo di concentramento; tutte erano militanti in partiti e movimenti di diversa ispirazione e si distinguevano, inoltre, per titoli di studio conseguiti, anche se in maggioranza erano laureate, e per le attività svolte. 

Nei due anni di lavoro, però, questo gruppo, eterogeneo per formazione e appartenenza ideologica, superò le differenze, anche profonde, che esistevano tra di loro, per trovare elementi di condivisione nell’affermazione di diritti universali in cui fosse ben chiaro che non dovevano più sussistere distinzioni di sesso, razza, religione.

Nilde Iotti, Lina Merlin, Teresa Noce, Angela Gotelli e Maria Federici entrarono a far parte della Commissione dei Settantacinque, incaricata di stendere il testo degli articoli della Costituzione da sottoporre per il voto all’Assemblea, e si distinsero perché, nonostante le diverse appartenenze politiche, tutte si fecero portavoce delle istanze femminili e del cambiamento necessario per ridurre gli squilibri giuridici di cui erano vittime le donne e sostennero l’uguaglianza tra i sessi nel campo lavorativo e in quello famigliare.

Non tutte le battaglie sostenute in un’Assemblea, in cui la presenza femminile era ascrivibile solo al 3,7%, furono vincenti, ma certamente molte delle istanze per cui tutte e ventuno si batterono furono recepite nelle leggi riguardanti l’ammissione delle donne a tutte le carriere , la parità salariale, la tutela delle lavoratrici madri, che furono varate tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Chi ne parlerà?

A ricostruire la complessità degli eventi saranno Livia Turco, Presidente della Fondazione Nilde Iotti e Monica Emmanuelli, direttrice dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, autrice di studi sulla Resistenza e redattrice della rivista online “Patria Indipendente”

Il coordinamento della mattinata è affidato alla studentessa universitaria Margherita Mattioni dell’Anpi Medio Friuli

La Fondazione Iotti

Eleganza, stile, coerenza contraddistinsero l’azione politica di Nilde Iotti ( una delle Costituenti ancora oggi tra le più note), che, anche dopo la proclamazione della Costituzione, il 1° gennaio 1948, continuò in Parlamento nel suo impegno legislativo, sempre rivolto al riconoscimento dei diritti delle donne.

Fu la prima donna a rivestire l’importante carica di Presidente della Camera (1979-1992), mandato che svolse con l’apprezzamento generale  per il riconoscimento unanime della sua imparzialità e delle sue capacità di mediazione tra le varie parti politiche.

Ancora oggi Nilde Iotti è ricordata grazie alla Fondazione che da lei prende nome ed é presieduta da Livia Turco.

Si tratta di “Una Fondazione di cultura e politica delle donne dedicata a Nilde Iotti (che) ha come primo obiettivo quello di fare vivere nella società di oggi, soprattutto fra i giovani, il suo senso della politica e il suo stile: quello di una donna, dedita ai valori della libertà, solidarietà e giustizia sociale, che si è affermata nella politica facendo leva sui suoi meriti, sulle sue risorse, sulla sua forza individuale, ma sempre tenendo vivo il legame con le altre donne”.

La Fondazione ha come finalità quella di lavorare per la  valorizzazione delle competenze femminili al fine i far diventare le donne classe dirigente e rende costantemente testimonianza del lungo e non sempre agevole cammino compiuto sulla strada dell’uguaglianza e delle pari opportunità in tutti i campi: da quello politico, a quello sociale e civile.

Per raggiungere gli scopi prefissati agisce su vari fronti: fa opera di divulgazione tramite la pubblicazione di volumi, promuove convegni e organizza incontri con studenti e studentesse in ogni parte d’Italia approfondendo tematiche relative ai valori e ai principi della Costituzione, sempre in un’ottica al femminile.

Tra i volumi pubblicati sono da ricordare “Le leggi delle donne che hanno cambiato l’ Italia” e “Costituenti al lavoro. Donne e Costituzione 1946-1947”

La prima è una raccolta in ordine cronologico delle leggi che hanno avuto come protagoniste le donne italiane  e che, in gran parte, sono attuative dei principi espressi dalla Costituzione.

La seconda rievoca il lavoro, talvolta improbo, delle 21 Costituenti per far sì che nella stesura della Costituzione vi fosse il riconoscimento  delle istanze provenienti dal mondo delle donne e mette in luce la solidarietà e l’impegno che le animava, al di là delle appartenenze ideologiche e sociali, nel corrispondere alle richieste di uguaglianza e di pari diritti da parte dell’elettorato femminile.

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