A Monte di Buja: presentazione del libro “I treni per i lager” di Luciano Patat


Dai racconti di Pietro Menis
“Il rastrellamento di Buja del 21 dicembre 1944″
Nessuno doveva sfuggire alla caccia: un paese di partigiani, quello di Buja, che doveva essere punito esemplarmente … La caccia durò a lungo: a mezzogiorno il cortile della casa del fascio, era affollatissimo di uomini e di donne di tutta le età e di giovinetti … mentre il sole calava, alcuni camion, si fermarono sulla strada adiacente alla casa del fascio e su quelli vennero spinti i prigionieri: uomini e donne alla rinfusa portati via a Udine, nelle malfamate carceri di via Spalato … Qualcuno tornò per il prossimo Natale. Altri si seppe che furono mandati in campi di lavoro e altri che erano stati internati in Germania”
Martedì 13 maggio alle ore 20.30 a Monte di Buja nella sede ANA, casa di Angelo Ursella
Incontro promosso dalla Associazion Culturâl El Tomât APS
in collaborazione con l’ Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, la sezione dell’ ANPI di Buja e il gruppo dell’ ANA di Buja e con il contributo del Comune di Buja
L’ autore Luciano Patat, ricercatore
dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento e Liberazione,
presenta il libro
I TRENI PER I LAGER
La deportazione dalle carceri di Udine e Pordenone
Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca storica, la consultazione dei registri delle carceri e della documentazione proveniente dai campi di concentramento e conservata negli archivi tedeschi, mese per mese viene ricostruita la successione cronologica delle partenze dei treni per i lager, è riportata la lista degli internati e sono raccontate le vicende umane di ogni deportato e lavoratore coatto e le testimonianze che ripercorrono le esperienze brutali vissute.
A ottanta anni esatti da quando in Monte di Buja si celebrò la fine della guerra, ricordiamo insieme, oggi come allora, il martirio e la sofferenza della nostra popolazione.
Te Deum laudamus! La guerra è finita, è caduto il regime oppressore, barbarico. Oggi nessun è “comandato” alla cerimonia: sale in Monte chi vuole, senza l’imposizione scritta, e salgono tutti… A mezzogiorno salutata dallo scampanio della vicina torre l’assemblea impressionante si sciolse fra la più serena letizia ridiscendendo alle proprie case e borgate festevole…”
(testo tratto dal Diario di Pietro Menis, manoscritto del lascito eredi G. C. Menis; Pietro Menis. Comune di Buja)
Associazion Culturâl El Tomât APS
Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione,
ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Sezione di Buja “Vilma e Ranieri Pezzetta
ANA – Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Buja
Comun di Buje / Comune di Buja

martedì 13 maggio a Buja in Monte

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