Strassoldo


I nove fucilati a Strassoldo (Cervignano) l’8 novembre 1944 si sa che furono prelevati dal carcere di Udine e che erano detenuti provenienti da altre regioni d’Italia, una scelta questa probabilmente voluta dal conte Strassoldo, per evitare di seminare rancori nella cittadina che prende il suo nome. Per questo sono rimasti ignoti e così li definisce la lapide che li ricorda.

Nel 1984 l’on. Mario Lizzero e Flavio Fabbroni (che aveva già consultato i registri di matricola del carcere di Udine in occasione di una ricerca sulla deportazione dal Friuli) tentarono di dare un nome a quelle vittime, partendo dai nomi di residenti in altre regioni che nei registri della prigione risultavano “rilasciati” in quel giorno (questa era la formula usata sia per gli scarcerati che per i trasferiti in altre prigioni, alla Risiera per esempio, che per le uccisioni per rappresaglia). Quindi sono stati interpellati i Comuni di residenza: alcuni hanno risposto, alcuni no.

La ricerca ha dato i seguenti risultati:

Risultò morto a Cervignano del Friuli in data 8 novembre 1944 Giovanni Lazzaro, nato a Genova nel 1906, muratore;

Ravagnan Bruno nato a Venezia nel 1914, risultava al Comune di Venezia irreperibile al censimento del 1951 e non aveva parenti viventi;

Radighieri Gustavo nato a Modena nel 1903 risultò pure irreperibile al censimento del 1951 ed è stato considerato disperso dall’anno dopo;

Disperso in Germania nel 1944 risultava Turani Geremia nato a Cene (Bergamo) nel 1913;

Pellegrini Andrea nato a Roma nel 1901 risulta al Comune deceduto nel marzo ’44 per “morte presunta”.

Gli altri Comuni non hanno risposto.

A una delle vittime è stato quindi dato un nome; ma è altamente probabile che anche gli altri fossero tra i fucilati di quel giorno di novembre 1944.