L’assalto alle Carceri


Sono le 19.00 del 7 febbraio 1945 quando un capitano nazista bussa alle carceri udinesi di via Spalato: deve consegnare due pericolosi banditi: Gelindo Citossi “Romano il Mancino” ed Enzo Jurich “Ape”.

Il repubblichino che sta alla portineria apre lo spioncino; vede un capitano nazista e due partigiani presi a calci e brutalmente spintonati; con loro ci sono dei civili armati fino ai denti.

Ma è tutto un trucco, perché quelli sono i Diavoli Rossi e il capitano nazista è un disertore caucasico.  In tutto sono 22; l’autista Ferruccio Buffa aspetta fuori alla guida di un camion Fiat 34 a gasogeno, prelevato una settimana prima dai gappisti di Cussignacco ai “Molini sul Ledra”, un mulino situato in viale Palmanova.

A questo punto, come in un film, tutto avviene in rapida sequenza: si apre il portone; entrano i 22 Diavoli Rossi; aprono un primo cancello, un secondo; puntano i mitra sui carcerieri, intimando loro di aprire le celle. Due guardie si ribellano: vengono abbattute con una raffica.

I liberati dalle carceri di via Spalato sono quasi tutti partigiani, molti condannati a morte, come il comandante gappista Ilario Tonelli “Martello” e i gappisti “Nino”, “Premoli”, “Rasin”, “Fulmine” e “Bulo”. Tra spari, sirene e latrare di cani, la folla dei liberati esce con i liberatori.

Dividendosi a gruppetti raggiungono senza perdite la loro base. La notizia dell’azione si sparge ovunque. Il CVL fa pervenire al Comando GAP un encomio solenne; radio Mosca e radio Londra annunciano l’azione con entusiasmo; il maggiore Nicholson della Missione Alleata si congratula con il Comando GAP e gli procura un lancio di armi, munizioni e vestiario.

Nella foto in alto:

LOTTA DI LIBERAZIONE IN FRIULI

Febbraio 1945

Divisione Garibaldi – G:A:P: “Friuli” Battaglione “Diavoli Rossi”

In prima fila in ginocchio:

Un russo – “Bulo”, “Nino”, “Friz” rumeno, ha partecipato alla liberazione di prigionieri alle carceri di Udine, “Guido”.

In piedi, da sinistra:

4 russi, “Ribelle”, 2 russi, “Erghen”, “Tigre”, il cuoco del Btg., un russo, “Gigi”, un russo, “Terribile”, “Mosca”, un russo (partecipò alla liberazione delle carceri), “Premoli” e “Fanfulla”