I fucilati del 4 febbraio 1945


All’alba del 4 febbraio del 1945, vennero passati per le armi presso il muro del Cimitero di Tricesimo sei partigiani garibaldini. Provenivano dalle carceri udinesi di Via Spalato e facevano parte di un gruppo di 16 partigiani condannati a morte e fucilati dalle forze naziste in varie località del Friuli. La condanna a morte per fatti da loro non commessi era la rappresaglia per l’uccisione, avvenuta il 30 dicembre 1944 nei pressi di Flaibano, di un ufficiale tedesco, e per l’imboscata di Pers del 13 gennaio 1945 nella quale persero la vita due soldati tedeschi, un collaborazionista italiano e tre cosacchi.

A Tricesimo furono fucilati: Angelo Zilli “Ledra”, di 19 anni, e Renato Lardini “Duna”, di 18 anni, di Udine; Mario Favot “Pordenone”, di 21 anni, ed Ivo Lovisa “Prim”, di 20 anni, di Azzano Decimo; Pietro Bugat “Barba”, di 44 anni, di Meduno; Giovanni Pietro Bortolussi “Bandiera”, di 20 anni, di Zoppola.