A Turriaco: mostra bilingue sulla battaglia di Peternel – 22 maggio ’44, quando il Collio s’infiammo di ciliegie e di sangue


La ristampa di una mostra necessaria: 22 maggio ’44 la battaglia di Peternel, quando il Collio s’infiammo di ciliegie e di sangue.
Fra i luoghi della memoria sul Collio/Brda, si trova il monumento che ricorda l’eccidio di Peternel, dove i nazisti bruciarono vive 22 persone, fra cui due ragazzine ed una bambina di appena 18 mesi.
La feroce e vile rappresaglia fu la conseguenza della battaglia di Peternel del 22 maggio 1944, che fu vittoriosa per i partigiani italiani e sloveni che combattevano contro i nazi-fascisti. Un episodio della Resistenza troppo poco conosciuto, indicatore anche dei reali rapporti fra le varie componenti nazionali dei movimenti di Liberazione, oltre le falsificazioni di una insistente propaganda dei nostri tempi. Per questo, come Amministrazione comunale di Turriaco, abbiamo contribuito a ristampare in versione bilingue (italiano e sloveno) una mostra sulla battaglia di Peternel, afferma il Sindaco di Turriaco Enrico Bullian, ovvero del più grande combattimento che si svolse sul Collio legato alla guerra di Liberazione, che, appunto, “s’infiammò di ciliegie e di sangue”.
La mostra contiene i testi dello storico Luciano Patat, con idea, grafica e realizzazione dell’architetto Bruno Cucit. Ripercorre la storia delle prime formazioni partigiane nella zona, i momenti salienti, alcune biografie rilevanti, come quella del quasi leggendario Comandante della Divisione “Garibaldi Natisone”, Mario Fantini “Sasso”, figura interamente da riscoprire,  che ha vissuto da protagonista la battaglia di Peternel. La ristampa aggiornata della mostra è avvenuta a cura dell’ANPI – Comitato Provinciale di Gorizia, con il sostegno di Coop Alleanza 3.0, e assume una valenza storica importante, nel contesto attuale di denigrazione della Resistenza e di impostazioni aprioristicamente anti-jugoslave.
L’inaugurazione della mostra avverrà venerdì 21 agosto alle ore 18.30 a Turriaco nell’atrio del Municipio, con interventi che si terranno nel retrostante piazzale Faidutti (in sala consiliare in caso di maltempo), da parte di:
1) Enrico Bullian – Sindaco di Turriaco
2) Ennio Pironi – Presidente ANPI Comitato provinciale di Gorizia e Mauro Grion – Presidente del Consiglio di Zona Isontino dei Soci Coop di Alleanza 3.0 e componente del CdA, promotori e sostenitori della ristampa aggiornata della mostra
3) mostra Luciano Patat – storico e curatore dei testi della mostra
4) Franc Mužič – Sindaco del Comune di Brda;
5) Katjuša Žigon e Žarko Kodermac – Presidente rispettivamente della Zveza Borcev di Nova Gorica e di Dobrovo
La prima esposizione viene ospitata a Turriaco, ma ora ANPI e Coop la potranno rendere disponibile a chi intenderà proporla. La mostra riprende – fra l’altro – degli stralci del bellissimo dipinto, custodito in via permanente nella sede dell’ANPI di Udine, del noto pittore isontino Sergio Altieri, che descrive le fasi salienti della battaglia e che per l’occasione è stato possibile esporre in via straordinaria nel municipio di Turriaco.
Ci interessa affrontare – affermano Ennio Pironi Presidente dell’ANPI isontino e Mauro Grion di Coop Alleanza 3.0 – i temi dell’epopea partigiana, dei valori della Resistenza e di quelle persone comuni che – per propria vocazione e per le contingenze del periodo – si sono trovate a guidare Divisioni di partigiani, come il citato “Sasso”, la cui storia appare straordinaria ed è bene venga tramandata alle giovani generazioni, dal momento che da operaio del cantiere navale di Monfalcone e oppositore del fascismo è divenuto il Comandante della Divisione “Garibaldi Natisone”, ovvero la più grande formazione partigiana della Resistenza italiana, con i suoi 5.500 combattenti e i 1.500 caduti. Per tutto l’inverno e per buona parte della primavera del 1945 la Divisione fu impegnata in numerosi combattimenti in Slovenia e il 6 maggio partecipò addirittura alla Liberazione di Lubiana, prima di rientrare in Italia.
In fin dei conti, conclude il Sindaco Bullian, la mostra ci appare un indispensabile strumento di lavoro, necessario per continuare a coltivare la memoria dei sacrifici che furono compiuti affinché si potesse creare uno Stato di diritto e una società più democratiche, libere e (almeno un po’) eguali.

Un pezzo di questa storia si è costruito anche a Peternel, quando il Collio “s’infiammo di ciliegie e di sangue”.