A Cividale del Friuli: presentazione libro “La battaglia partigiana di Gorizia”


VENERDI’ 5 febbraio alle ore 20.30  nella Sala dei Gessi della Società Operaia di Cividale del Friuli verrà presentato il volume “La battaglia partigiana di Gorizia. La resistenza dei militari e la “Brigata Proletaria”(8-30 settembre 1943)“edito dal Centro Gasparini. Il volume verrà presentato VENERDì 5 febbraio alle ore 20.30  nella Sala dei Gessi della Società Operaia di Cividale del Friuli, interverranno l’autore, Luciano Patat e il segretario del Gasparini, Dario Mattiussi.  La manifestazione, organizzata dall’Istituto Leopoldo Gasparini e dalla sezione ANPI di Cividale del Friuli  sarà arricchita dalle musiche del TRIO NO BEL, che proporrà un proprio commento musicale alle vicende narrate.

Nel volume, ricchissimo di foto e documenti inediti, reperiti presso l’Archivio Centrale dello Stato e l’Archivio dello Stato maggiore dell’Esercito, Luciano Patat ricostruisce gli avvenimenti del settembre 1943 nel goriziano per dargli finalmente il peso e il significato che la storiografia nazionale non ha saputo finora evidenziare. Dalla sera dell’otto al dodici settembre del 1943, fanti, alpini, guardie di frontiera e carabinieri si oppongono con le armi all’invasione tedesca e impediscono ai reparti germanici di occupare Gorizia. Negli stessi giorni centinaia di uomini e donne, soprattutto operai dei cantieri navali di Monfalcone, costituiscono sul Carso la “Brigata Proletaria” e per due settimane, dopo la resa delle truppe italiane, assieme alle formazioni partigiane slovene, si scontrano con i tedeschi, mantenendo il controllo di gran parte del territorio della provincia e delle principali vie di comunicazione. E’ uno scontro violentissimo che, come ammettono i bollettini di guerra dell’Alto Comando tedesco, finì con l’impegnare due intere divisioni appoggiate da mezzi corazzati e bombardieri. La Brigata Proletaria è la più grande unità della prima resistenza italiana e la battaglia di Gorizia è lo scontro più importante che si verifica sul territorio italiano nel settembre del 1943. Basterebbero questi dati per spiegare perché si tratta di fatti che devono essere conosciuti a livello nazionale. Patat è però andato oltre a questo obiettivo, fornendo un nuovo importante documento per la nostra memoria civile. Nel volume troviamo infatti anche la storia dei protagonisti di quei giorni e quella di tutti i caduti. La loro storia individuale viene ricostruita all’interno di quella collettiva di tutte le comunità dell’Isontino e della Bassa friulana da cui provenivano.

In allegato il volantino

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